Allora sarai sicuramente curioso di conoscere i vari step di creazione di questo tipo di espositore, e le varie modifiche che si possono fare. Come per ogni prodotto, quando si fa una grafica è molto importante capire come funzione l’oggetto e come viene prodotto. In questo modo si evitano errori e si ottimizza il processo produttivo.
Finito di preparare il lavoro, da questo si generano 2 diversi PFD. Uno è il file di taglio che contiene la “fustella” e viene mandato al plotter da taglio. L’altro è il file di stampa che viene mandato al plotter Flatbed UV.
Una volta stampato, siamo pronti ad andare al taglio. Va fatto notare che spesso si lavora “in battuta”, cioè con un punto 0 in cui si appoggia il materiale, e che deve essere lo stesso in tutte le macchine. In questo caso l’angolo in basso a sinistra del nostro foglio, che andrà in battuta anche nel plotter da taglio.
Ora siamo pronti a tagliare il nostro cartone alveolare.
Si utilizzeranno tipicamente 2 lame diverse. Una “normale” dritta per eseguire il tagli di contorno e i fori per gli incastri. La seconda una lama a 45°, che serve a fare un taglio a V. Queste sono le linee di piega del nostro espositore. Le due braccia del taglio a V si ricongiungeranno formando un perfetto angolo di 90° e il cartone sembrerà veramente piegato.
Qui sotto potete vedere un esempio del taglio a 45°. Sulla destra invece come si presenta il nostro foglio dopo il taglio. Come potete vedere, il taglio è stato effettuato sul retro del foglio, perchè nel progetto è da questo lato che devono andare le pieghe.
Siamo quasi giunti alla fine, e possiamo montare il nostro espositore per assicurarci che tutto funzioni bene.
Cominciamo piegando le alette laterali e incastrando il listello di rinforzo alla base. poi delicatamente inseriamo uno dopo l’altro i ripiani (dopo averne piegato le alette) incastrandoli fino in fondo.
Sotto all’ultimo ripiano ricordiamoci di inserire lo spessore che abbiamo tagliato per impedire che l’espositore si possa ribaltare in avanti se viene messo qualcosa di troppo pesante sui ripiani.
Finito il montaggio, se tutto funziona bene possiamo concludere il progetto ed avviare la produzione.
In base alle copie utilizzaremo fogli più grandi, annideremo al loro interno più copie possibile dei nostri pezzi per sprecare meno cartone possibile, e alternandoci alle macchine potremmo farle produrre contemporaneamente, ed anche fare altro in attesa che finiscano.
I vari pezzi poi verranno puliti (o in gergo “sfridati”) e impilati in scatoloni per poter essere consegnati o addirittura spediti. Cosa gradita è sempre aggiungere all’imballo un semplice foglio di istruzioni per il montaggio. Molti software di progettazione moderni mettono già a disposizione un utilissimo tool che crea un file con tutte le istruzioni pronto per essere stampato.